La presentazione di Selvaggia alla serata del Libro del Martedì Live.

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Caro Visitatore,

oggi voglio stendere queste righe per raccontarti la presentazione di Selvaggia, i Chiaroscuri di Personalità, che è avvenuta a Roma a fine luglio, alla festa democratica di Roma. La serata si intitolava Il libro del martedì live, ed è il secondo appuntamento organizzato da questo gruppo di lettori per presentare gli autori emergenti. Un grosso grazie va a Ilaria, per aver organizzato e presentato l’evento.

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Presto replicheremo. Parlo con la prima persona plurale non perché presenterò Selvaggia, ma perché ho iniziato da mesi a far parte anche io di questo gruppo di lettori e mi coordinerò con Ilaria, come già fatto per questa presentazione, per organizzare nuovi eventi che promuovano live gli emergenti e le loro opere.

Breve scaletta di chi ha partecipato:

Giuseppe di Costanzo, con Tutto tranne l’amore.

Antonia Dininno, con 200 secondi.

Anna Maria Sanfile, con Il vero e il suo segreto.

Cetta de Luca, con Nata in una casa di donne.

Giovanni Garufi Bozza, con Selvaggia, i Chiaroscuri di Personalità.

Favio Carlini, con Downtown

libro liveBene, è stata quasi una serata al cardiopalma, almeno nelle fasi iniziali. Hai presente le cose belle della diretta, quei piccoli ostacoli che capitano sempre quando sei tu, proprio tu, a organizzare?

Ecco, è successo di tutto. Dal palco ancora spento, senza audio e senza luci al nostro arrivo, e alla caccia all’uomo per tutta la festa per trovare il tecnico che sapeva accendere tutto il baraccone. Dopodiché seconda caccia al tesoro per scovare le sedie, perché proprio quella sera, ovviamente, avevano deciso di organizzare due mega eventi proprio di fronte a noi, e c’è stata la carica di persone che, finché non si sono resi conto che anche dal nostro palco ci sarebbe stata una presentazione, continuavano a prendere le poche sedie e a portarle di fronte. Più ne trovavi in giro per la festa e le portavi in loco, più sparivano.

1001538_10201774787200864_1129649630_nNonostante questi piccoli handicap iniziali, la serata ha preso il via e grazie alla spontaneità di Ilaria ciascuno di noi è riuscito a presentare al meglio il proprio romanzo, con un flusso di gente che si fermava ad assistere. Una quarantina di persone fisse davanti le abbiamo avute sempre. Sconosciuti: ciascuno di noi aveva portato poche persone.

Il bello di presentare in un luogo già di per sé frequentato da persone 😉

375656_10201774795921082_1871068234_nBene, non ti ammorbo con il racconto della mia presentazione (ti dico solo che con la fatica fatta all’inizio tra sedie e caccia al famoso tecnico del palco, avevo le energie a zero). Voglio però riportarti una domanda che mi è stata posta da Giuseppe di Costanzo, che ha letto il mio romanzo nelle settimane antecedenti alla presentazione.

Mi ha detto di aver apprezzato il modo quasi irrealistico con cui i tre personaggi del mio romanzo (Daniel, Selvaggia e Martina) si incontrano. Un modo talmente irreale da sembrare invece reale, perché la vita è piena di coincidenze inaspettate. Mi ha chiesto se questo irrealismo, da lui apprezzato, fosse voluto oppure no.

Selvaggia, di Giovanni Garufi BozzaÈ voluto. Probabilmente avrei potuto giocare di più con i tre personaggi, svelare solo alla fine il nodo centrale, ovvero la doppia personalità di Selvaggia/Martina, eppure dall’inizio non si fa mistero che Daniel conoscerà subito entrambe e che la ragazza ha questa patologia. È una scelta voluta perché la Gestalt che a me interessava mostrare al lettore è il perché questa ragazza sia doppia. Tutto ciò che c’è da scoprire è il motivo della doppiezza e di questa maschera che Martina ha deciso di indossare, è un viaggio vorticoso assieme a Daniel nel mondo matto e contraddittorio di questa ragazza. Le domandw che volevo che il lettore si ponessero di fronte a questo testo sono: chi è Selvaggia, perché soffre di doppia personalità, come l’autore scioglierà tutto questo viluppo?

Il resto fa da sfondo, serve unicamente per esaltare le immagini che volevo mostrare al lettore. Ecco perché Daniel, Martina e Selvaggia si incontrano subito, grazie a una serie di coincidenze talmente irrealistiche da essere reali 😉

969782_10201774785440820_2044665137_nGrazie a Giuseppe per questa domanda e questo commento, grazie agli autori che hanno preso parte a questa presentazione, grazie a Ilaria e alla sua spontaneità (sembra nata per stare sul palco sotto i riflettori, beata lei!) e naturalmente grazie a chi è venuto ad ascoltarci, per un breve attimo o per tutta la serata.

Da ultimo, mi piace ricordare che questa serata è stata dedicata a un giovane ragazzo che spesso frequentava la festa democratica e faceva politica assieme a me e ai tanti ragazzi iscritto alla giovanile del PD Roma: Federico Mancini, un ventenne che un tragico, inaspettato e immotivato blocco del cuore ha fatto volare in cielo.

Siamo piccoli soffi di vita che spesso una folata di vento inaspettata fa volare via.

Ciao Federico!

GGB

 

Detto napoletano: “A un palmo da me, frega a chi vuoi”

images (5)Gentilissimo, si fa per dire, Salvatore alias Consigliamoci un libro,

dato che evidentemente il fatto di aver ignorato i tuoi cento messaggi (ebbene sì, siamo arrivati a 100)
non ha fatto passare l’idea (dopo il primo e chiaro “NO, Grazie”) di non essere interessato alla tua recensione a pagamento,
scrivo questo post, che ti invierò ogni qual volta mi ricontatterai.

Resta inteso, ovviamente, che questo post sarà sparso ovunque e inviato a ogni contatto che ho: una pessima pubblicità per te. Ma quando sfidi la mia pazienza, e sono una persona che ha molta pazienza (lo dimostrano 9 mesi di sopportazione dei tuoi continui contatti), sono capace di arrivare a passarti sopra con un trattore.

Preparati spiritualmente, perché le prossime righe non ti piaceranno affatto.

1- Io NON SVENDO IL MIO LIBRO PER RECENSIONI A PAGAMENTO, perché ho troppo rispetto per quello che ho scritto.

2- Ogni autore che hai recensito ha perso una buona percentuale della mia stima, e mi dispiace di conoscerne tanti. Molti
sono di livello e li ho recensiti io stesso, estasiato dal loro romanzo, che tutto meritava tranne che il mero acquisto di una recensione.

3- Scrivo recensioni anche io, e non mi faccio pagare, in primis perché amo leggere, in secundis perché nessuno, e ripeto nessuno, può comprare il mio giudizio: se la tua prostituzione mentale arriva a tal punto non meriti la mia minima considerazione.

4- Se ti blocco un profilo e ne spuntano altri duemila che ti bombardano di messaggi, che differenza c’è tra te e uno stalker?

5- Guadagnare soldi in questo modo, senza fattura, è un reato passibile di denuncia.

6- Se proprio ci tieni a leggere il mio libro, per il rispetto che ho per esso ti dico: apri un qualunque portale, compralo, LAVATI LE MANI e POI LEGGITELO.

7- Trovati un lavoro serio, campare sui sogni altrui è davvero umiliante. Credo nelle risorse dell’essere umano, sono sicuro che saprai fare molte altre cose e ad ogni modo zappare la terra resta un lavoro dignitosissimo.

8- Impara che al primo “No, grazie”, la persona può non essere interessata: il detto “riprova, sarai più fortunato” non è funzionale al 100% e non garantisce sempre e comunque il risultato.

9- Che visibilità dai, in un sito organizzato malissimo e pieno di banner, dove fai un elenco infinito di opere recensite, che servirebbe la lente di ingrandimento per trovarne una? Almeno impara a creare un sito decente.

10- Sono le persone come te che MORTIFICANO il lavoro promozionale degli emergenti.

Ora, spero che sia passato il messaggio. Spero che ti serva per curare la tua ossessione-compulsione a contattarmi di continuo.

Agli autori che leggono questo post dico: NON FATEVI IMBROGLIARE, NON SVENDETE LE VOSTRE OPERE, non lo meritano.

La prima regola della promozione è avere occhi aperti. Diffidate da chi vi vende una recensione, mostra da subito di volervi svilire come autori, di non essere interessato realmente alla vostra opera. Tutto questo vale una promozione in più, per forza di cose falsa, perché comprata con il vile denaro?

E se avete già accettato, apprendete da questo errore. Purtroppo il mondo promozionale è pieno di squali e capita spesso di finire tra le loro fauci, specie
quando si muovono i primi passi. Fatevi prima di tutto lettori, interessatevi alle opere dei vostri colleghi, leggete e sarete letti e crescerete enormemente
in questo modo e avrete recensioni vere, disinteressate, legate unicamente al giudizio personale del lettore.

Voi e le vostre opere valete di più di quanto certa gente vi fa credere: abbassarsi a certe trattative non fa che farvi perdere la voglia di continuare a scrivere.

E io ho voglia di continuare a leggervi 😉

GGB

PS: non ho salutato Salvatore, ne approfitto: ADDIO (non sia mai mi dovessi contattare ancora…)