Recensione a “Il Ragno e l’Iguana” di Elisa Vangelisti

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Chi è l’autrice?

Elisa mi scrive di se: nasco 46 anni fa in Emilia, sono sposata e ho tre figli. Lavoro sin da quando mi sono diplomata, ma mi sono sempre concessa spazi per leggere e scrivere. Non mi sono mai dedicata alla scrittura di romanzi, pensavo di non esserne in grado. Scrivo poesie da sempre, sono una parte di me così come lo sono la lettura e la musica. Con la poesia supero le crisi, è una specie di balsamo a effetto immediato; mi sono dedicata anche a qualche racconto breve, di tanto in tanto, ma niente di più. Poi con i libri della Meyer mi si è aperto un mondo ed è successo proprio quando ero nelle condizioni perfette per accoglierlo. Così, ho scritto quasi duemila pagine in 18 mesi ed è nata la mia saga.

Dove è acquistabile questo libro?

In attesa dei link per l’acquisto è possibile prenotarsi su facebook sul profilo di Elisa, o nel gruppo http://www.facebook.com/groups/458653487494503/ o tramite una email all’autrice (ellydani@tiscali.it)

La mia recensione:

Condivido con voi questa mia recensione, per segnalarvi un libro molto interessante, che ho comprato e letto con estremo piacere.

Al primo sguardo vi ritroverete davanti ad un libro di cinquecento e passa pagine, dalla bella copertina, ma che ha tutta l’aria di essere un mattone, non per il contenuto, ma per i chilogrammi da trasportare. Se poi siete come me, che leggete in metro, in treno, in spiaggia e ovunque abbiate tempo e modo, vi accorgerete sempre e comunque della presenza “pesante” di questo testo.Questa premessa sulle qualità fisiche del libro di Elisa Vangelisti, cozza con il suo contenuto, con la leggerezza e la fluidità del suo scrivere, capace di donare lunghi momenti di completa distrazione, immersi nella storia d’amore di Gabriel e Rynn. Cornice di sfondo un paesaggio, freddo, per certi versi ostile, quello del Nevada (anche se a tratti un po’ troppo italianizzato), che con lo scorrere del tempo del romanzo muta, migliorando, quasi al passo con il crescere del rapporto tra i due protagonisti.L’amore è infatti l’elemento centrale del romanzo, nello specifico l’amore tra diversi, tra il simbolo del male, “del carnefice” (cosí come appare nel senso comune), il vampiro, e la vittima, la fragile Rynn. Un amore difficile, a tratti impossibile, che i due riescono a vivere con semplicità, affrontando il loro essere diversi l’uno dall’altra, e il loro essere unici, perchè speciali. Anche Rynn ha infatti il dono non comune del saper leggere le emozioni altrui (e dalle sue “percezioni”, si nota la grande e profonda capacità introspettiva dell’autrice) E in cinquecento e passa pagine Elisa riesce a descrivere il costruirsi di questo amore senza mai cadere nello scontato o nel banale. Non aspettatevi colpi di scena nella storia, non aspettatevi un vampiro che improvvisamente sbrana la dolce fanciulla; aspettatevi invece uno straordinario che, nei gesti e nelle parole dei protagonisti, lentamente diventa ordinario, pur nella sua specialità. Aspettatevi di aumentare la vostra cultura sui vampiri, sulle relazioni, sulle emozioni, sull’adolescenza e sulla capacità tanto umana quanto sovrannaturale di saper modificare sè stessi nella relazione con l’altro.

Per concludere, ringrazio Elisa per avermi reso partecipe di questo suo lavoro, in attesa del seguito, che non mancherò di leggere.

Ne approfitto, poi, per rispondere ad una domanda che è stata posta nel gruppo. È troppo lungo il romanzo? Io credo di no, nella misura in cui Elisa riesce perfettamente a commisurare la lunghezza con la sua bravura, senza mai scendere nell’ovvio, nel prolisso e nel noioso. Magari ci rimetteremo un po’ noi lettori nel portare il librone appresso, ma per quello che il libro dona, è una fatica che possiamo ben sopportare!

Mi permetto solo un consiglio, che spero nulla tolga a quello che ho già scritto. Uso il consiglio e non la critica perchè ho legato questa mia considerazione alla deformazione professionale, ovvero all’essere psicologo.e ad aspettarmi sempre un punto di caduta. Ho sentito da metà romanzo in poi, l’assenza di qualcosa, che la quarta di copertina sembrava promettere, recitando “perché un vampiro ha comunque un lato oscuro e aggressivo”: la storia come ho detto trasforma lo straordinario in ordinario, è una continua crescita narrativa, di emozioni, sentimenti, e probabilmente anche dello stesso stile di Elisa; manca però il punto di caduta, di svolta, il colpo di scena negativo, di crisi, che dia al lettore la sensazione che da li in avanti il romanzo volgerà a conclusione con la fase di risoluzione. L’ho atteso a lungo, scorrendo le pagine, senza trovarlo, ma forse, come ho detto, l’aspettativa è legata al mio essere psicologo e ad aspettarmi quasi per default un momento di forte crisi e di ripresa. Il consiglio, perfettamente trascurabile perchè nulla toglie alla bravura di Elisa, è di inserire questo “colpo di scena” nel seguito.Concludo augurando un grosso in bocca al lupo all’autrice e a questa sua opera, che sono sicuro che apprezzerete, e che vi farà ritrovare certe coincidenze e analogie con la vostra vita, che vi daranno l’idea che Elisa sia in grado di leggervi dentro come riesce a fare la piccola Rynn, e che l’abbia fatto con ciascuno di voi prima di stendere la sua storia. E ve lo scrive uno che alle coincidenze non crede minimamente. Come ho avuto già modo di scrivere ad Elisa, sono convinto che nulla accada per caso.

Consigli di lettura all’autrice e ai lettori di questo romanzo (un po’ di approfondimento “psi” non guasta mai): 

L’ebook di Emanuele Properzi, utile per promuovere il proprio libro: Promuovi il tuo libro

L’ebook di Clara Maria Parodi, per capire meglio il periodo adolescenziale, di cui Rynn fa parte: Affrontare l’adolescenza

L’ebook di Pier Paolo Mambriani, sull’empatia, per comprendere la capacità di lettura delle emozioni di Rynn: L’ascolto empatico

2 thoughts on “Recensione a “Il Ragno e l’Iguana” di Elisa Vangelisti

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