La mia radiointervista a Francesco Cacciatore, autore de “La storia di Priscilla”.

554275_3704704176924_336944913_nCaro visitatore,

oggi andiamo a presentare il romanzo di Francesco Cacciatore, La storia di Priscilla.

Francesco, scrittore di Salerno, ha auto-pubblicato questo romanzo poco tempo fa,
sul sito del miolibro.it.

E’ una storia molto coinvolgente, ma ciò che colpisce di più è la commistione di generi di questo romanzo. Possiamo definirlo un fantasy, ma anche un romanzo storico, un romanzo di formazione e un thriller.
Sarà lo stesso Francesco a spiegarne il motivo durante l’intervista, quello che io sottolineo qui è la ricchezza che ciascun genere porta al testo, mostrando la poliedricità narrativa di Francesco.

Bellissimi i continui flashback che pone nel romanzo: già perché a dispetto del titolo, non si tratta di un’unica storia, ma di varie, tutte intrecciate tra loro. I protagonisti sono diversi, in ciascuna storia, ma aggiungono qualcosa al romanzo complessivo.

Grande merito, quello di Francesco, di aver fuso più stili, più generi e più storie, in circa 190 pagine.

Per essere il primo romanzo, non è affatto male, è partito davvero bene.

La storia è molto semplice, solo in corso di lettura si rivelerà in tutta la sua ricchezza e la sua complessità, pur mantenendo la sua agilità nel coinvolgere il lettore.

La protagonista è Priscilla, che trascorre un’infanzia felice assieme al nonno, che l’ha cresciuta dopo la morte dei genitori, avvenuta in un tragico incidente d’auto.

Il giorno del suo quattordicesimo compleanno, un losco figuro si presenta a casa sua, uccidendo il nonno. Il tizio altro non è che un killer spietato, mandato da chissà chi per uccidere il nonno e rapire Priscilla, che riesce tuttavia a fuggire.

Da lì una fuga, in cui Priscilla sarà aiutata da nuovi amici, come l’orfano vagabondo Jean, e altri. Una fuga dal misterioso killer, sempre sulle sue tracce, ma anche alla scoperta di sé stessa e di chi è realmente, tra logge e storie segrete del mondo che conosciamo, che la coinvolgono da vicino.

Un libro che si legge in poco tempo, ma ricco di generi e di tematiche, come pure di linguaggi diversi: il parlato di un antico romano non è ovviamente simile a quello di Priscilla e dei suoi contemporanei, e questo Francesco lo ha tenuto ben presente, riprendendo lo stile latino.

Con la venticinquesima puntata di Crisalide, ti lascio all’intervista di Francesco, che gentilmente è venuto da Salerno a Roma per registrare (oltre che per vedere la sua ragazza che vive nella capitale per studi, ovviamente ;P)

Puoi ascoltare la puntata anche dal sito di Radiovortice.it

Buon ascolto e buona lettura, augurando a Francesco di trovare presto un editore che possa pubblicare e diffondere questa storia, che merita davvero il suo giusto successo.

GGB

La mia recensione a “Scimmie e Angeli”, di Lorenzo Ghimenti

537618_128103440682747_1612279414_n-225x300Caro Visitatore,

oggi ti presento un romanzo letto qualche tempo fa, di un giovane autore romano, che mi ha davvero colpito. Sto aspettando l’uscita del suo secondo libro, che non vedo l’ora di leggere, essendo il proseguo.

Dove poi trovare il libro?

Puoi trovarlo a questo link.

Chi è l’autore?

Puoi scoprire tutto su Lorenzo e sul suo testo, attraverso questa intervista.

La mia recensione:

Un romanzo giovane, fresco, vitale, che descrive la Roma di oggi. Una storia che coinvolge il lettore, facendolo entrare nelle sfumature profonde dei personaggi.

Lorenzo Ghimenti studia all’accademia di belle arti e il romanzo lo dimostra: quelle che crea, nella cornice della Roma bene, è una vera e propria sfumatura di colori, tratteggiati con arte e perizia per descrivere le personalità dei protagonisti e la loro bellezza, interna ed esterna.

Abbiamo Daniele, tanto bello esteriormente, quanto bullo e ignorante interiormente. Lo splendore adonico esterno, sfuma in un nero interiore, che denota la sua brutalità, la sua rabbia, la sua ignoranza. Non è una persona cattiva, Daniele, è solo convinto che il mondo possa essere conquistato, utilizzando solo il corpo come arma, alla stregua degli animali.

Al polo opposto Lorenzo gioca con le sfumature di colori per creare Alfredo. La bellezza qui è tutta interiore: il ragazzo ama la poesia, la musica, l’arte, il pianoforte. Alfredo sembra quasi un personaggio settecentesco costretto a vivere in un epoca non sua. Lorenzo rende scure le sfumature nel tratteggiare la fisicità di questo ragazzo: è goffo, impacciato, e piuttosto bruttarello.

Bellezza interiore ed esteriore a confronto. Ognuno soffre per una mancanza (cultura o fisicità), ognuno si aggrappa alle sue risorse (corpo o mente), per affrontare la difficile vita dei giovani adulti.

E in mezzo Flaminia, personaggio su cui Lorenzo sembra portare un trionfo di colori, facendola risplendere come una Beatrice dantesca.

Tre personaggi in cerca della loro strada, del loro cammino di crescita, battendo vie diverse.

Un vero e proprio quadro di sfumature, che si può osservare da angolazioni diverse.

La bravura di Lorenzo è notevole, non cade mai di tono, coinvolge in tutte le pagine, è sempre fluido e capace di passare dal romanesco a uno stile più alto, a seconda del personaggio che è in scena in quel momento.

Consigliato per tutti coloro che vogliono conoscere i giovani di Roma, e non solo, affacciarsi alle loro gioie, alle loro speranze, alle loro sfumature. Consigliato a chi è in cerca della sua strada, a chi continua a chiedersi se vale più la bellezza interiore o esteriore, se è il corpo a darci la via, o la nostra cultura. E magari si scoprirà che il corpo è niente senza la mente, e la mente è niente senza il corpo… chissà? 😉

Bravo Lorenzo, e datti una mossa a pubblicare il secondo libro, sennò vengo a cercarti sotto casa! Non è una minaccia, ma una promessa! 😉

GGB

Le bellissime parole di Cetta De Luca, il mio regalo per te!

CettaCaro Visitatore,

ci sono dei momenti in cui devi cedere il passo, e lasciare che parli chi ha più parole di te.

Spesso tra i post di questo blog, ho cercato di esprimere come considerassi lo scrivere un mettersi in relazione. Spesso l’ho fatto come critica, nel vedere tanti scrittori condividere in modo quasi ossessivo compulsivo i link del proprio romanzo, senza minimamente considerare quelli degli altri, nella presunzione che bastasse mettere informazioni sul proprio scritto, per avere centinaia di lettori.

Ho cercato di dare l’esempio, condividendo le interviste e le recensioni che costruivo per gli altri, praticamente riducendo lo spazio per i post dedicati al mio libro a una condivisione al mese (a volte due o tre…). E anche in quel caso, ho preferito spesso lasciar parlare le recensioni, più che fare una sterile condivisione del romanzo.

Ho poi cercato di dare un consiglio positivo, ribadendo che scrivere è essere in relazione, che il fatto di aver pubblicato non mette qualcuno sopra all’altro. Si condivide qualcosa di proprio, lo si deve fare con estrema umiltà, e lo si può fare solo se prima di tutto si è lettori aperti e curiosi; se prima di pubblicare un post sul proprio romanzo, si dà spazio agli altri da cui si può crescere e apprendere.

Ma mai avevo trovato delle parole così belle sui fogli bianchi che tanto amiamo, che ci mettono in relazione con chi ci legge, e con chi scrive per noi, per renderci lettori appassionati.

Stavo scrivendo un articolo stasera. Ho rinunciato quando mi è arrivato l’avviso di un post sul blog di Cetta De Luca. L’ho aperto e sono rimasto a bocca aperta: sembra scritto di getto, in modo spontaneo, le parole le sono uscite come d’incanto dalla tastiera.

E stasera lascio parlare lei. Mi chiederai, visitatore: potevi semplicemente condividerlo su facebook, no?

No, si sarebbe perso nei migliaia di post condivisi giornalmente.schlafender_schueler

Preferisco tenerlo in evidenza, per tutta la settimana sul mio blog, dove la traccia è più lenta a sparire, perché queste parole lo meritano. Sono in partenza per un viaggio, e non tornerò prima di sabato.

Ciò che lascerò su questo blog, per tutto questo periodo, sono le parole di Cetta de Luca, che puoi trovare cliccando qui. L’articolo si intitola: Ma un libro, in fondo, cos’è?

Sono il regalo più bello che posso fare a ogni scrittore e lettore, le parole che avrei voluto scrivere, ma che non mi sono mai uscite dalla tastiera. Sono le parole che mi emozionano e mi convincono sempre di più a mettermi in relazione con chi ama la scrittura, come lettore e come scrittore.

Grazie Cetta!

Un Abbraccio!

GGB

Speciale Crisalide: intervista a Lucilla Leone, autrice di “Indio”

912337_533864996652501_898502896_nCaro Visitatore,

oggi una puntata speciale, anche se la carico nel week end.

Ti presento Lucilla Leone, autrice di Roma, segnalatami da espressione libri, che ha presentato per Crisalide il suo romanzo Indio.

Cosa ha di speciale questa puntata? La forma, prima di tutto: non si tratta di una classica intervista registrata ma di una video-intervista scritta, la prima che viene creata qui a Radiovortice.it.

Abbiamo concordato con Lucilla questa modalità di presentazione di questo romanzo, che si basa sulla lettura di domande e risposte, e sulle immagini legate a Indio. Un mix di immagini e musica, un’altra modalità espressiva che, grazie a Lucilla, posso ora mettere a disposizione degli emergenti 🙂

Ma veniamo ora al romanzo Indio.
Ho intervistato Lucilla senza aver letto il suo testo; raccogliendo le informazioni in rete per preparare le domande, leggendo le recensioni, è cresciuta la voglia di leggerlo.

Sono bastate le risposte di Lucilla a convincermi ad acquistarlo. Sarà una piacevole lettura estiva. Mi interessa molto la figura della protagonista, Allyson, la commistione tra la cultura occidentale e quella degli Indio, i pregiudizi razziali che nascono da questo incontro e tanto altro che Lucilla cita nell’intervista.

912306_533865566652444_1822347173_nDegna di nota la copertina, con un’immagine davvero suggestiva: da un lato l’accampamento indiano e dall’altro il panorama di una metropoli americana. I due paesaggi si fondono nella protagonista, Allyson, traite d’union tra le due culture.

Per vedere questa video-intervista sperimentale e nuova, clicca qui, per connetterti direttamente al sito di Radiovortice.it.

Buona visione e buona lettura di questo romanzo, di cui puoi ascoltare una lettura in anteprima da questo link.

GGB

La mia recensione a “Colui che ritorna”, di Cetta De Luca

Copertina_colui-che-ritornaCaro Visitatore,

oggi voglio presentarti il bellissimo romanzo di Cetta Sed De Luca, Colui che ritorna.

Chi è l’autrice?

Puoi scoprire tanto su di lei attraverso questa intervista, che Cetta ha rilasciato per Radiovortice.it.

Dove poi trovare il libro?

Basta collegarsi a questo link.

La mia recensione:

Ogni viaggio comincia, in genere, per un motivo preciso e con una meta definita. Spesso accade però che il percorso subisca delle variazioni, che il caso o le situazioni contingenti ci facciano deviare dal cammino prestabilito portandoci ad esplorare nuove strade, che mai
avremmo trovato restando sul tracciato conosciuto. E così il viaggio si arricchisce di paesaggi e di incontri, e si fa via via più interessante e misterioso, tanto da farci desiderare che non abbia mai termine perché vogliamo scoprire di più. E’ in quel momento che ci rendiamo conto che in fondo non è importante il punto di arrivo quanto il percorso fatto per raggiungerlo.

(Cetta  De Luca)

Parto da queste parole per presentare lo splendido romanzo di Cetta De Luca, un viaggio tra passato e presente, tra sogno e realtà, e lungo i luoghi incantevoli del centro Italia e della terra Santa.

Quattro personaggi, due uomini e due donne, due personaggi nel presente e due nel passato. Clotilde, che vuole riscattare la sua famiglia caduta in disgrazia, Tommaso (Alias Wa’el, in arabo: colui che ritorna, da cui il titolo), costretto dal padre a pellegrinare per la via francigena, un percorso lungo 4 anni. Matteo, che percorre nel presente la via francigena per arrivare da Claudia, l’ultima protagonista femminile del romanzo, un amore di infanzia che si vuole riscoprire a cinquant’anni.

I protagonisti viaggeranno negli stessi luoghi, seppur in tempi diversi, respireranno la stessa aria, incontreranno personaggi storici come Leonardo Da Vinci e Matteo Maria Boiardo.

C’è un’accurata ricerca storica dietro il romanzo di Cetta, nulla è messo per caso. Tante sono le metafore e i messaggi che invia o stimola nel lettore. Lo stile piacevole e scorrevole rendono ottimale la lettura di questo romanzo, che in breve tempo vi farà letteralmente innamorare.

Non stupisce il premio che ha ricevuto per questa storia, oltre alle tante soddisfazioni che le sta donando. Non stupirà vedere questo romanzo farti innamorare del talento di Cetta,

Durante l’intervista che Cetta ha gentilmente rilasciato per Radiovortice.it e che ti consiglio di ascoltare, Cetta ha rivelato come questa opera sia stata partorita in pochissimi giorni (e notti!).

E’ già stato pubblicato il suo secondo romanzo, Nata in una casa di donne, che non vedo l’ora di leggere. Purtroppo non ho potuto presenziare alla sua presentazione, o debutto in società, essendo stato chiamato a essere presidente di seggio per le ultime elezioni, ma per farmi perdonare lo recensirò molto volentieri, non appena lo riceverò (Capito, Cetta? 😉 :P)

Nel frattempo, auguro a te, Visitatore, una piacevole lettura di Colui che ritorna, essendo certo che ne resterai colpito ed estasiato. 😉

GGB

La mia radiointervista a Cetta De Luca, autrice di “Colui che ritorna”

Cetta

Caro Visitatore,

oggi una presenza di spessore a Radiovortice.it. Ho avuto l’immenso piacere di intervistare Cetta Sed de Luca, autrice di Colui che ritorna e dell’appena pubblicato Nata in una casa di donne.

Ho avuto il piacere di conoscere Cetta su facebook, grazie al gruppo da lei creato: Gli scrittori sperduti dell’isola che non c’è. Ci siamo accordati per incontrarci, essendo entrambi di Roma e ci siamo visti a fine anno 2012, in un fantastico pub del centro, che Cetta utilizza spesso per le sue presentazioni letterarie.

Ho scoperto in lei una scrittrice bravissima, una persona eccezionale, e un’esperta di marketing, piena di consigli utilissimi per gli emergenti, in termini di promozione e formazione.

Ho avuto l’immenso piacere di conoscere e leggere il suo splendido romanzo Colui che ritorna, un viaggio tra il passato di fine medioevo e il presente, tra sogno e realtà, lungo la via francigena, con quattro personaggi coinvolgenti. Curioso?

Scopri di più sia del romanzo che della splendida Cetta 😉

Grazie a lei, Radiovortice ha fatto un salto di qualità: abbiamo aggiunto le musiche di sottofondo alle interviste e iniziato a creare i video dell’intervista. Non male, eh? 😉

Il resto te lo lascio scoprire, lasciandoti alla simpatia di questa autrice, ospite della diciottesima puntata puntata di Crisalide.

Collegandoti direttamente al sito, come sempre, potrai vedere il video che la redazione ha creato per lei.

Buon ascolto e buona visione. 😀

GGB

Recensione a “E’ così Fragile”, di Stefania Sabattini

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Caro visitatore,

il romanzo che vado a presentarti oggi rientra senza dubbio nel mio pantheon personale dei preferiti.

Chi è l’autrice?

Stefania Sabattini, è l’autrice emiliana di questo splendido romanzo. E’ la sua opera di esordio. Io la conobbi già per il libro di racconti L’osso e il blu, scritto dopo E’ così fragile, un esperimento davvero ben riuscito. Con questo romanzo ha confermato tutta la sua bravura. Si trova poco di lei in giro per la rete, essendo dichiaratamente allergica ai social network. Per saperne di più, puoi ascoltare l’intervista realizzata per Radiovortice.it! C’è anche il video! 😉

Dove puoi trovare il libro?

In tutte le librerie e ovviamente da questo link.

La mia recensione:

Un romanzo capace di rapirti l’anima, ricco di emozioni e sentimento. Tutta l’opera si snoda lungo una storia di vita, nella sua straordinaria semplicità.

La protagonista è Viola, una donna bolognese che il lettore avrà modo di seguire dall’infanzia fino ai 40 anni; accanto a lei c’è Marina, l’amica del cuore nell’infanzia e nell’adolescenza, l’amica più stretta nell’adultità. Un rapporto che supera la lontananza, il tempo e lo spazio, che sfrutta ogni canale (lettera, telefono, e poi la mail, quando viene finalmente inventata). Marina avrà un ruolo fondamentale nella vita di Viola, pur trasferendosi dapprima in un’altra città emiliana, e poi addirittura in un altro continente, l’Australia.
Così diverse tra loro, l’una dai tratti mediterranei l’altra diafana, l’una spigliata l’altra più riflessiva, eppure così legate da questo legame indissolubile.

Amicizia, vita, ed emozioni, sono le tematiche principali del romanzo della Sabattini. Si potrebbe aggiungere l’amore, ma a differenza di altri romanzi, non è la tematica principale, permea quasi silenziosamente nei risvolti della storia, e si trasforma in amore di madre, amore di figlia, amore non corrisposto, amore anelato; non diventa mai protagonista, lasciando spazio ad altre tematiche.

Le emozioni la fanno da padrone, e posso garantire che l’abilità descrittiva di Stefania è tale da riuscire a suscitare dei veri e propri tuffi del cuore. Più volte mi sono ritrovato a dover chiudere il libro con le lacrime agli occhi, tanta era l’emozione che questo libro sa trasmettere (e vi posso garantire che sono tutt’altro che una persone che si commuove fino alle lacrime di fronte a un libro o film!)

E’ un libro per tutti, chiunque potrà ritrovarci una parte di sè, una metafora, un legame con la vita personale, una pagina del libro che genererà un tuffo al cuore; perché in una storia di vita tanto può essere comune, specie se le emozioni sono descritte talmente bene da creare un vero e proprio coinvolgimento emotivo, e un’empatia straordinaria con i personaggi.

Le abilità di Stefania si snodano anche nella bellissima descrizione che fà dell’Australia, dal punto di vista sociale, paesaggistico, culturale.
Si riesce a respirare l’aria australiana, quasi la si vivesse davanti agli occhi, e tutto senza lunghe descrizioni, anch’esse filtrano attraverso le parole e le azioni dei personaggi.

E vi assicuro che per un precario come me, leggere la descrizione di un sogno come l’Australia, fa venire voglia di fare le valigie e partire all’istante (seguendo i consigli che Stefania mette in bocca a Marina per evitare lo stress da fuso orario 😉 ).

Lasciandoti a questo fantastico testo, mi metto in attesa di prossime pubblicazioni di Stefania, che spero presto di leggere. 😀

GGB

 

La mia radiointervista ad Anna Cibotti, autrice de “L’incrocio”

Anna Cibotti

Caro Visitatore,

oggi ho il piacere di condividere con te l’intervista alla scrittrice Anna Cibotti, autrice de L’incrocio e di Quattro racconti….. quattro.

Ci siamo conosciuti grazie a Espressione libri, rivista con cui sto iniziando una collaborazione proficua per segnalarci a vicenda autori validi, e offrire loro un servizio promozionale cucito sulle loro esigenze.

Anna si era rivolta inizialmente a Espressione libri e, data la pregevolezza dell’opera, Fabrizio Ago, scrittore e illustre collaboratore della rivista, ce l’ha segnalata direttamente dal Canada, dove vive e lavora.

Ho scoperto grazie a loro un romanzo che apre diverse finestre di riflessione, come avrai modo di sentire durante l’intervista ad Anna, che dimostra il suo talento anche come pittrice: è lei stessa infatti a disegnare le sue copertine.

Ti lascio dunque il collegamento alla quindicesima puntata di Crisalide, con la gentilissima ospite Anna Cibotti.

Puoi ascoltare la puntata direttamente dal sito di Radiovortice, da cui potrai vedere il video dell’intervista.

Buon ascolto!

GGB

 

La mia radiointervista a Manuel Pomaro, autore de “Il sentiero che conduce a casa”

Manuel Pomaro

Caro Visitatore,

oggi ho intervistato per te Manuel Pomaro, autore di ben tre romanzi.

Manuel ci ha parlato del suo secondo libro, Il sentiero che conduce a casa, un romanzo sentimentale che ha segnato un deciso cambio di stile per lui, dopo l’esordio con il fantascientifico Ieri irreale.

Manuel ci ha parlato di sé e della sua visione dell’amore, che può essere riassunto nella sinossi de Il sentiero che conduce a casa, che contiene, a mio avviso, una delle più belle dichiarazioni d’amore mai scritte:

Anche quella sera… mise una mano in tasca e sentì che la lettera che lei gli aveva scritto prima di morire era ancora lì al sicuro. La estrasse ancora una volta: ormai era un po’ rovinata, ma con la calligrafia ancora leggibile: “Non essere triste per me, ho avuto dalla vita più di quanto avessi sperato. E poi tu mi hai anche fatto conoscere l’amore e per questo ti sarò sempre grata. Vivi e sii felice, sorridi perché il tuo sorriso possa darmi la gioia ovunque io sia, ama perché qualche altra persona abbia la fortuna che ho avuto io e ricorda sempre: gioisci per i bei momenti e impara da quelli brutti. Per sempre tua”.  

Un ultimo accenno Manuel lo ha dedicato alla sua ultima pubblicazione, Il giorno che andrà tutto bene.

Ed eccoti la tredicesima puntata di Crisalide e il link per vedere lo splendido video che la redazione di Radiovortice.it ha creato per lui, sulla pagina della puntata.

Buon ascolto e buona visione!

GGB