Io e Selvaggia a Firenze!

Caro Visitatore,

Immagina un contesto rinascimentale, immagina di dover presentare il tuo libro nello stesso luogo in cui, a pochi passi di distanza, ci sono le tombe di grandi nomi, tra cui quello di Donatello.

22 novembre 2012, io e Selvaggia arriviamo da Roma a Firenze dopo un velocissimo viaggio sul treno Italo.
Pochi minuti prima mi ha chiamato l’editore: mi ha detto di richiamarlo quando sarò sceso, cosi mi passerà una delle autrici che presenteranno il loro libro con me per spiegarmi la strada.

Caro Vizzino, dopo tanto viaggiare nella mia vita, ho i miei sistemi per muovermi in una città che non conosco. 😉 Cellulare alla mano e navigatore inserito. Ho già visto il percorso la sera prima e il navigatore è un in più. In dieci minuti arrivo alla grandiosa Basilica di San Lorenzo, a due passi dal Duomo. Purtroppo è chiusa e non si può visitare. 

Conosco gli altri autori e ci accordiamo per la presentazione. Io sarò il primo, essendo quello che viene da più lontano ed essendo tutti gli autori toscani.

Iniziamo con il mio editore che introduce noi quattro autori. Beato lui che è cosi rilassato!
Segue Francesca Schirano, l’autrice principale della serata, che descrive brevemente il luogo dove siamo e davanti al quale ha vissuto per lungo tempo.

La solennità del luogo e della sua storia aumentano ancora di più la mia ansia.
È il mio turno.
Che farne dell’ansia? Mi ripasso velocemente i consigli che ho scritto tempo fa su questo blog, forse più per me che per gli altri.

È tempo di ammettere l’emozione, che è davvero tanta. Non sono lì per mettermi un gradino sopra il pubblico, non sono un relatore. Sono una persona che crede che scrivere un libro sia come mettere al mondo un figlio.
Pubblicarlo vuol dire farlo nascere, promuoverlo vuol dire farlo crescere. E oggi sto presentando a Firenze mio figlio, anzi, mia figlia, Selvaggia!

Quindi potrete capire la mia emozione, spiego al pubblico ammettendo la mia ansia. Ed essa diventa la mia forza. Non ho fretta di parlare, nonostante i tempi stretti. Parlo della complicata storia della doppia personalità della mia protagonista, parlo di Daniel, parlo del loro amore. Viene tutto naturale, spontaneo.

Concludo leggendo un brano del romanzo. Anche lì ammetto la possibilità che mi emozioni leggendo (forse so scrivere… sicuramente non so leggere bene, spero di riuscire a trasmettervi quello che ho scritto!, dico imbarazzato).

E mentre gli occhi scorrono tra le righe, io entro nella storia, in quella che ho creato. Improvvisamente sono Daniel, sono Selvaggia, sono tutti i personaggi della mia storia, che escono dalla mia mente e attraverso la mia voce arrivano ai presenti, in un moto di condivisione che ha dell’incredibile.

Ammetti la tua emozione, autore emergente, e leggi! Solo tu puoi trasmettere in modo realistico quello che hai scritto!

Questo è il mio consiglio.

Ed è stato un successo! Era la presentazione dove ero l’autore più lontano dalla sua città natale, eppure ho venduto diverse copie e firmato tante dediche!

Posso dire che è stato il mio personale successo!

E infine i ringraziamenti…!

Grazie al mio fantastico editore, Alessandro Vizzino, che mi ha permesso di portare Selvaggia nella bellissima Firenze che, a dispetto di quel che dice un certo imprenditore del nord, è e resta una ricchissima perla del panorama culturale italiano.

Grazie ai miei carissimi parenti di Firenze e di Siena, che sono venuti a sostenermi durante la presentazione. Ogni singolo attimo di emozione che ho vissuto nel parlare del mio libro lo dedico a voi! Grazie anche a chi di voi non è potuto venire ma mi ha mandato il suo sostegno attraverso gli altri.

E grazie, grazie, grazie alla mia dolcissima cuginetta Elena, che mi ha fatto respirare un po’ di Firenze by night! E’ stato talmente bello parlare con lei che per poco non perdevo il treno per Roma! (Arrivare di corsa mentre il controllore fischia la partenza dell’ultima freccia argento è un’emozione da provare…. 😀 )

E come dice Elena… Felice vita! Anzi, Fenice!

Fenice, l’animale che sa rinascere sempre 😉

GGB

Io e Selvaggia a spasso per l’Italia

Caro Visitatore,

Novembre quest’anno rappresenta per me il mese “caldo”, e non lo dico per gli sbalzi di temperatura che si stanno susseguendo giorno dopo giorno (non so te, ma io non so più come vestirmi! O.o ).

Lo dico per le presentazioni che porteranno me e Selvaggia in giro per l’Italia. Ti confido che girare il mio Paese con un qualcosa di interamente partorito dalla mia mente è un’emozione senza eguali! Se sei un autore emergente potrai senza’altro capire la mia emozione 😉

Le presentazioni saranno fatte da più autori delle edizioni Drawup. Questo perché crediamo nella contaminazione culturale (la messa in comune di più lettori, che possono venire così a conoscenza di più opere). E poi, diciamocelo, non siamo poi così autoreferenziali 😉

Si parte da Roma, in contemporanea con l’annuale festa di Radiovortice.it, che si terrà nel locale Spazio Ebbro. Avremo i gruppi Davidormi e i Carnot ad allietare la serata con la loro fantastica musica. Un quarto d’ora sarà riservato alla proiezione del video trailer e alla promozione del mio libro. Solo un quarto d’ora?!, dirai tu…. ti rispondo con una domanda: hai idea di cosa voglia dire parlare per 15 lunghissimi minuti, al microfono, su un palco, di fronte a decine di sconosciuti? ^^”’

Si prosegue nella bellissima (checché ne dica Marchionne) città di Firenze. La presentazione sarà giovedì 22 alle 18:00, nientemeno che in una sala della Basilica di San Lorenzo, a due passi dal Duomo. Presenteranno assieme a me Francesca SchiranoGiada Del GrecoEnrico Falconcini.

Si proseguirà con la bella Napoli, sempre in centro. Sarà venerdì 30 novembre alle 19 presso la storica libreria Treves, nella famosa Piazza del Plebiscito. Presenteranno assieme a me  Ciro PintoMaurizio Grimaldi, Alessandro Vizzino.

Dulcis in fundo di questa prima tornata, di nuovo a Roma! Domenica 2 dicembre presenterò alle ore 18:00 vicino la Stazione Termini, presso la bottega equo e solidale Oasi Urbana, in via Urbana 107. Presenteranno con me, Paolo TosiCiro Pinto, Francesca Schirano. 

Tre presentazioni di fine anno, e sono solo le prime di una lunga serie 😉 Altre si profilano a Roma, Latina, Jesi, Milano…

Ora, il tema centrale di questo articolo è: come gestire una presentazione?

Qualche consiglio lo scrivo qui di seguito e te lo offro. Mi piacerebbe averne qualcuno da te, che sei scrittore emergente e che puoi mettere in comune con me e con gli altri qualche dritta sulle presentazioni.

Questi i miei:

1- Organizza presentazioni con altri autori emergenti: la contaminazione è importante. A meno che non sia la tua prima presentazione (ma anche qui la organizzerei minimo in tandem), in cui è ovvio che tu voglia tutto lo spazio per il tuo libro e in cui puoi invitare tutti i tuoi parenti e amici (con un’alta probabilità di riuscita e partecipazione), è sempre meglio mettere in comune gli invitati, che possono essere interessati a più libri in contemporanea. Si attiva così lo scambio di presentazioni, opinioni… e il sempre efficace passaparola!

2- Approfitta di eventi già organizzati, dove c’è un buon numero di partecipanti (feste, sagre, serate in tema con il tuo libro ecc.): in un quarto d’ora puoi far conoscere il tuo libro anche a centinaia di persone; risultato garantito a costo zero (perché l’evento esisterebbe di per sé, a prescindere dalla tua organizzazione). Questo consiglio viene direttamente dal Guru della Promozione, Emanuele Properzi.

3- Proietta sempre qualche trailer del libro, quindi se non ce l’hai creane uno. Le immagini e le musiche rivelano molto del libro. Se proietti all’inizio della presentazione predisporrai l’uditore allo stato d’animo adatto per entrare in empatia con ciò che vuoi comunicare con il tuo libro. In più risparmierai sul tempo di narrazione della sinossi, già contenuta nel video. Anziché narrare la storia, potrai riprendere i temi già proiettati nel video.

4- Usa le tue emozioni come risorsa. Può sembrare banale, ma sono sicuro che condividerai con me l’idea che sia emozionante parlare in pubblico, e l’emozione può portare all’imbarazzo. C’è un modo per modulare la propria ansia. Innanzitutto respira e prenditi il tuo tempo per parlare, nessuno ti corre dietro, non c’è fretta di esporre ciò che vuoi dire. Usa il silenzio (mentre fai una pausa o mentre il pubblico fa domande, ad esempio) come momento per respirare e riprendere contatto con il tuo corpo. Se sei emozionato, ammettilo senza problemi al tuo pubblico. E’ un modo per renderlo partecipe del tuo stato d’animo, gli permette di entrare in empatia con te, di non vederti come il maestro o come il vip della situazione, ma come uno di loro che condivide il frutto del suo lavoro. Ed è ovvio che ciò generi un’emozione senza pari. Il pubblico sarà perciò dalla tua parte, e quella stessa emozione che ti bloccava diverrà risorsa per aprirti e parlare senza problemi.

5- Leggi, leggi, leggi! E’ il tuo romanzo, è la tua opera, parla con le parole che tu le hai attribuito. Comprendo perfettamente la timidezza, la paura di impappinarsi (io già sono terrorizzato all’idea di dover scegliere una parte del libro e di doverla persino declamare). Ma solo tu puoi scegliere e leggere una parte che consideri significativa del romanzo. E il lettore apprezza la viva voce del lettore, più che la voce di un terzo che legge il tuo libro (a meno che non sia un attore, in grado di dargli la giusta tonalità). E poi solo tu che l’hai scritto puoi dare il pathos giusto a quel brano e mostri di voler effettivamente condividere con il pubblico ciò che hai scritto. Ci metti la faccia, come si suole dire, e anche la voce, senza nasconderti dietro a terzi 😉

Questi i consigli che ti do, che ho sperimentato in situazioni passate e che si sono rivelati ottimali, o che ho appreso o riformulato leggendo i consigli di chi se ne intende (es. Emanuele Properzi). Li ri-testerò per Roma, Firenze e Napoli e ti farò sapere. Naturalmente se hai altri consigli da condividere con me e con gli altri sarò ben felice di sentirli 😉

Un saluto!

GGB