La mia recensione a SIN, di Alessandro Vizzino

downloadCaro Visitatore,

Ognuno di noi ha un peccato, anche se molti non lo sanno.

Questa frase riassume tutto il senso di SIN, opera di pregio di Alessandro Vizzino. Nonostante la conoscenza e l’amicizia che mi lega a lui, cercherò di essere il più oggettivo possibile in questa recensione, e l’oggettività sta nel dichiarare che è un romanzo che ti cattura dalle prime righe e, in un mix di adrenalina e suspance, ti trascina prepotentemente attraverso tutte le sue seicento pagine.

L’editore è MJM. L’ho letto in versione cartacea, ma è disponibile anche in e-book. Notizie ulteriori sull’autore possono essere trovate sul suo sito internet.

Un po’ di sinossi, anche se a completamento della stessa puoi trovare il video trailer del libro in fondo a questo post: Ognuno nella vita ha almeno un peccato. Ma non tutti lo sanno. Mezzo secolo avanti, in un mondo diverso. Alcune persone si ritrovano in un luogo ignoto ed enigmatico. Non si sono mai viste prima, ma pian piano cominceranno a rintracciare i vari fili di congiunzione che le legano indissolubilmente l’una all’altra. In un abisso denso d’intrighi e misteri, cercheranno di sopravvivere alla ferocia di un cinico aguzzino. Tenteranno di far galleggiare la loro esistenza al disopra di una morte cingente e dilagante. Sullo sfondo, un grande affare internazionale, che coinvolge anche la Chiesa. Soltanto alla fine ogni cosa apparirà chiara. E il peccato emergerà dalla melma. Una conclusione scioccante, su cui riflettere. Un romanzo ritmato, intenso, incalzante. Seicento pagine di passione e adrenalina allo stato puro. Un’opera thriller ampia, corale, unica. Un’opera in cui ciascuno è protagonista e nessuno è comparsa. Un’opera d’enorme originalità e impatto, che tuttavia non disdegna molteplici punti d’analogia con importanti lavori della letteratura thriller-noir o del cinema (Angeli e demoni, Io uccido, Cube, Saw, Seven).

Ho letto questo romanzo durante le vacanze estive a Misano Adriatico, questo vuol dire che ha aumentato notevolmente il peso del mio bagaglio (600 pagine sono un bel mattoncino…). Mi ero ripromesso di leggerlo la sera, in modo da non dovermelo caricare nello zaino durante gli spostamenti in bicicletta (mezzo di trasporto ottimale a Misano), ma si sa che se per un intero anno il tuo editore e amico ti incalza a leggere il suo romanzo per avere un’opinione e tu non esaudisci il suo desiderio, perché preso a leggere altro per recensioni e per le interviste a Radiovortice, la legge dantesca del contrappasso si attiva inesorabilmente! E dato che Alessandro sa scrivere e sa farlo dannatamente bene e sa soprattutto inventare thriller di livello, ti ritrovi a trascinarti SIN ovunque, alla faccia del peso! E lo finisci, da vero recordman, in quattro giorni, preso come sei dalla lettura (complice anche un bell’acquazzone che per un intero giorno non mi ha fatto uscire di casa…).

Un po’ di storia, ma non pensare che ti rivelerò qualcosa! 😉 Se deciderai di leggerlo, dovrai lasciarti trascinare in questo vortice di intrighi, delitti scellerati, suspance e adrenalina.

Innanzitutto, è apprezzabile la scelta di ambientarlo in un futuro lontano, perché Vizzino ha avuto così modo di ipotizzare uno dei mondi possibili e di inserire qualche chicca di gusto (l’aeroporto statunitense Barack Obama è di vero stile). C’è un pessimismo sul genere umano che traspare dalla scrittura di Vizzino, nulla è realmente cambiato rispetto a oggi: ci sono stati dei passi avanti in campo sociale e tecnologico incredibili (per dirne una su tutte, la Chiesa ha riconosciuto i matrimoni gay), ma il decadimento del genere umano è palpabile. Se arrivi alla fine della trama, quando si trova la risposta alla domanda che pervade personaggi e lettore: perché tutto questo?, il pessimismo vizziniano sul genere umano raggiunge la sua apoteosi. L’uomo può e accetta tutto per il business. Ma non aggiungo altro in merito.

Dieci persone (forse un omaggio mai dichiarato alla regina del giallo, Agatha Christie) rinchiuse per chissà quale motivo all’interno di un lussuoso appartamento privo di finestre e di ogni contatto con l’esterno. Dieci persone solo in apparenza sconosciute tra loro e un burattinaio, colui che li ha rinchiusi lì, che decide chi vive e chi muore. Ne resterà solo uno.

Ognuno perde la vita per il suo peccato, perché esso è tutto ciò che lo categorizza e lo descrive. Sentimenti, redenzione, perdono, etica, sono tutte parole che perdono ogni significato dentro quel luogo. Quel che conta è il peccato, e dato che biblicamente i peccati sono dieci, dieci sono le vittime. Quella colpa che tutto ciò che il burattinaio vede in loro, il resto non conta, tutto è riduttivamente ricondotto a quell’unica, singola colpa, grande o piccola poco importa: per essa devono morire.

Una lotta per la sopravvivenza, con sé stessi, con la propria umanità. Il lettore è l’undicesimo protagonista segregato, si sente più solo delitto dopo delitto e mentre quelle pagine scorrono e sente di avvicinarsi sempre più al perché, l’adrenalina ribolle dentro: non puoi staccarti da SIN a lungo, devi tornare a leggerlo il prima possibile, devi capire, comprendere i motivi e le ragioni, dare un senso là dove ogni significato sfugge beffardamente alla ragione.

Questa in sintesi la storia, poi c’è la modalità di scrittura di Vizzino, che riesce a trascinarti pagina dopo pagina, a condurti sempre più a fondo in questo rompicapo. Uno stile scorrevole, che corre sotto gli occhi. Sempre chiaro, anche nel descrivere i congegni tecnologici che nel suo futuro sono di uso comune, ma che oggi sono difficili da rappresentare per iscritto (siamo ancora molto primitivi, rispetto al qui ed ora di Sin). La chiarezza è anche nel descrivere tutte le intricate stanze e i marchingegni di quella prigione di lusso, così come i personaggi.

E se talvolta vai a fine libro, per vedere le mappe dell’appartamento e le biografie dei personaggi, è solo per completezza e per addentrarti ancora di più nella storia. Ottima la scelta di inserire mappe e biografie, ad ogni modo: sono quella ciliegina sulla torta che il lettore apprezza enormemente!

E poi ci sono le chicche di Alessandro, che avevo già avuto modo di apprezzare nel leggere il suo secondo testo (La culla di Giuda), quelle battute, specie quando parla di sessualità, quelle “cadute di stile” volute, che sanno interrompere l’ansia del narrato, sdrammatizzando.

Unica pecca, alcuni dialoghi, che appaiono in qualche punto troppo ridondanti e faticosi da seguire, talvolta perché sono alcuni dei personaggi ad essere caratterialmente pedanti, talvolta perché è lo stesso Vizzino a cadere un po’ nel superfluo.

Ad ogni modo ne troverete uno ogni cento pagine, di media: su seicento, sono tollerabilissimi 😉

Da ultimo, una considerazione socio-politica sul romanzo, inevitabile con una trama che riflette sull’uomo e su un futuro possibile. Si sa ormai che io e Vizzino siamo agli antipodi, sia dal punto di vista sia calcistico (essendo l’after day del derby, ricordo a Vizzino questo 2-0 per la Roma :P) che politico e i battibecchi non mancano mai.

Eppure, ho trovato molta comunanza di idee e posizioni tra le righe di questo testo, che mi hanno portato a volte a chiedermi se non stesse donando ai protagonisti un pensiero diverso dal suo, altre volte se stavo leggendo proprio un romanzo di Alessandro Vizzino (ricontrollando l’autore sopra il titolo), altre volte ancora se avesse ricevuto una botta in testa poco dopo aver scritto SIN… trovando tutte e tre le ipotesi poco credibili, mi sono risolto che probabilmente è quel ceppo socialista comune che non ci rende poi così diversi 😉

Me lo ricorderò nel prossimo battibecco con lui.

E per te, caro Visitatore, consigliatissima la lettura di un thriller al cardiopalma da non perdere 😉

GGB

La mia recensione a “Brulant”, di Anita Borriello

Caro VIsitatore,

eccoti un romanzo che mi ha incollato alle sue pagine. Il primo di una serie che promette molto bene, che mischia esoterismo, passione, colpi di scena e… scopri di più! 😉

 

Chi è l’autrice?

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Ho conosciuto Anita quando abbiamo registrato la puntata di Radiovortice dedicata al suo splendido Romanzo Esoterico, Brulant.

Ritengo che il modo migliore per conoscerla sia ascoltare l’intervista, potrei dire tantissimo su di lei, ma data la stima che nutro nei suoi confronti, forse, mi spingerei troppo oltre negli elogi, distogliendo l’attenzione dal suo romanzo. Ti invito però a consultare il suo gruppo facebook dedicato agli e-book che costano meno di 5 euro. Troverai tanti libri in formato digitale interessanti e, se ce l’hai, potrai inserire il tuo.

Occhio, è ammesso solo il link, lo spam viene rimosso 😀

Dove puoi trovare il libro?

Puoi acquistarlo a questo link, al prezzo di un caffè.

copertinaLa mia recensione:

Immagina un romanzo capace di modificare la tua percezione del mondo, di immergerti
in una visione esoterica della vita e dei rapporti tra l’uomo e il divino, tra il mondo
percepibile e quello nascosto.

Immagina un gruppo di spiritualiste che hanno il compito di proteggere la stessa speranza,
capaci di apprendere dagli errori delle vite precedenti, di reincarnarsi in una forma
umana consapevole delle esistenze passate e sempre più esperta e saggia.

Immagina una saga composta da quattro romanzi, che segue gli elementi Terra, Fuoco, Aria Acqua.

E avrai accesso al primo magnifico romanzo della saga, dedicato all’elemento fuoco:
Brulant.

Una storia che mi ha completamente rapito, un vero e proprio viaggio iniziatico che permette
di vedere il mondo da un altro punto di vista. Senza pretese di insegnamento, Brulant può essere letto come teoria da considerare, valutare e su cui ragionare o come un romanzo accattivante e divertente che personalmente ho letto con estremo piacere, grazie alla sua scorrevolezza.

Due protagonisti, Christian e Brigitte, che le ferree regole della sorellanza delle Brulant
costringono alla separazione, nonostante un rapporto d’amore che si perde nel tempo e nello spazio della storia del mondo.

Due punti di vista diversi, che per tutti i primi capitoli vengono considerati da Anita Borriello,
che narra le vicende in prima persona, adottando gli occhi di Christian e Brigitte.

Bravissima è l’autrice a vestire i panni tanto del punto di vista maschile che di quello femminile, che  si alternano per buona parte del romanzo; nel punto di vista maschile, l’impersonificazione che Anita fa con Christian è eccellente, denotando un fortissimo livello di empatia tra personaggio e scrittrice, anche se il genere è opposto.

Tante le citazioni che Anita fa, ad inizio di ogni capitolo, le ho trovate tutte molto profonde
e segno di una cultura eccezionale, che Anita non smentisce nella narrazione di questa storia.

La storia prende il lettore dall’inizio alla fine, lo lega alla vicenda, e fa venir voglia di tornare
ad immergersi nelle pagine ogni qual volta si ha tempo libero (io c’ho passato sopra tutta
la vacanza in Albania!)

Amerai Christian e il suo scetticismo, che coinciderà con il tuo, pagina dopo pagina, mentre
il percorso iniziatico continua: ti ritroverai a fare le stesse critiche alle Brulant,
a contestare assieme lui la loro visione del mondo.

Altra nota di merito: è un romanzo avvincente, senza mai una caduta di stile o un momento di noia, anche se le teorie riportate sono lontane dal senso comune, non diventa mai banale.
E’ un romanzo che ti prende per mano e ti porta a spasso, e qui trovo in Anita una comune passione per il viaggio: Pisa, Praga, Roma, Anita trasmette l’amore per queste città, ti ci porta dentro, in poche battute, senza lunghe pagine di descrizione, ti narra le loro leggende, che coinvolgono personaggi storici realmente esistiti,a tal punto da farti respirare l’aria di questi luoghi, da svelarti i segreti delle loro vie.

Ho nutrito una vera dipendenza per questa storia, non riuscendo a staccarmene, pur non essendo il mio genere preferito. Appena avevo un attimo lo riprendevo in mano per continuare la lettura.

Unico difetto? Sì, perché c’è un difetto, e qui Anita dovrà provvedere… Devi aspettare l’uscita del prossimo per vedere come continua!

E io odio aspettare!

Blessed be 😉

GGB

La mia radiointervista ad Alessandro Bagnato, autore de “Le finestre dei pensieri”

Alessandro Bagnato

Caro Visitatore,

oggi ho ricominciato alla grande la mia esperienza radiofonica a Radiovortice.it, intervistando per il programma Crisalide Alessandro Bagnato autore del saggio filosofico Le finestre dei pensieriche possiamo considerare un vero e proprio caso letterario, visto che in poco tempo è stato scaricato, in versione e-book, da ben 4000 persone.

Alessandro ci racconterà del suo testo, dell’importanza dei pensieri e dello stesso pensare, i grandi trascurati, presenti dentro e intorno a noi, come le foglie che cadono dagli alberi (come scrive lui stesso), ma davvero importanti per riprendere contatto con noi stessi.

Alessandro ha poi una capacità promozionale davvero efficace, come dimostra il suo successo e, udite, udite!, condivide con gli autori emergenti a titolo gratuito, queste sue capacità, coinvolgendoli nel progetto Un altro modo per fare notizia, che coinvolge anche Radiovortice.it.!

Lascio però che sia lui stesso a raccontarci della sua opera e del suo progetto, postandovi la nona, imperdibile, puntata di Crisalide!

Buon ascolto!

GGB

Recensione a “Promuovi il tuo libro”, di Emanuele Properzi

Caro Visitatore,

se sei un autore emergente questa recensione è unicamente per te.

Ti sto per consigliare un libro che mi aperto un mondo sulla promozione libraria, e ti sto per presentare il suo ideatore, che è diventato per me (e non solo!) un vero e proprio Guru in questo ambito 😉

L’opera si chiama per l’appunto, Promuovi il tuo libro!

Chi è l’autore?

Credo che la presentazione migliore sia quella che è descritta su questo link del suo sito.

Per saperne di più su di lui, puoi ascoltare l’intervista che gli ho fatto per il programma Crisalide, di Radiovortice.it.

Dove è acquistabile questo libro?

Puoi comprare l’e-book collegandoti a questo link.

La mia recensione:

Già dal titolo è lampante l’argomento del fortunato e-book di Emanuele Properzi. Occorre però una doverosa premessa: non è il solito libro di marketing librario, non è niente di già visto, di banale, di scontato.

A mio avviso è il libro dei libri sulla promozione, una piccola Bibbia che ogni scrittore emergente (ma forse non solo) dovrebbe tenere sul proprio comodino (o meglio, trattandosi di un e-book,
nel proprio computer! 😉 ); non lo scrivo per elogiare Properzi, ma per lodare i contenuti di quest’opera, che mi sono stati per me utilissimi per creare un vero e proprio piano di
promozione del mio libro Selvaggia, i Chiaroscuri di Personalità (che ti consiglio, ovviamente di visionare e acquistare 😉 ).

Parto dalle parole che Properzi mi ha detto durante un Webinar da lui tenuto su skype.
Un libro è come un figlio, non basta metterlo al mondo per essere realizzati.
Bisogna poi farlo crescere“.

Superata la prima emozione di vedere la copertina del proprio libro, ci si renderà conto di aver fatto solo la metà del lavoro!

Occorre infatti spendere tempo per promuovere il libro o resterà un’opera consegnata unicamente a familiari, amici e qualche conoscente.

Il tempo giusto è almeno pari a quello che si è dedicato alla stesura dell’opera (consiglio di Properzi).

Le prime parole chiave di questo e-book sono senza dubbio chiarezza e semplicità.
Properzi si rivolge direttamente al lettore/scrittore, mettendogli virtualmente una mano sulla spalla e guidandolo nel complicato mondo della promozione libraria. Si tratta dunque di un testo agile e di facile lettura.

Un’altra parola chiave è genialità: i consigli di Properzi non sono mai scontati o banali. Molto probabilmente, Caro Autore Emergente, non avrai mai provato (e nemmeno avrai ideato!) il 90% delle strategie da lui suggerite.

Sai, io credo che una strategia sia valutabile dal primo momento che la si ascolta: se ti porta a dire: “Non ci avevo mai pensato…!“, al 90% sarà vincente.

A cornice di quanto già scritto, aggiungo la parola chiave bibliografia. Properzi infatti non si limita a dare suggerimenti propri, crea continuamente legami con altri testi che lui stesso ha consultato,
fornendo i link per leggerli. Ti costruirai dunque una bibliografia sulla promozione niente male. 🙂

Ultima parola chiave è senza dubbio empatia, che è un altro fondamentale punto di forza dell’e-book di Emanuele.Lui non pontifica, non dà regole assolute e inviolabili da seguire alla lettera,
non impone mai nulla. Propone strategie che funzionano perché lui stesso le ha provate. L’empatia è nella vicinanza che lui ha con lo scrittore emergente: comprende le difficoltà, comprende i limiti e i blocchi nella promozione, comprende (e ti assicuro che ce l’ha ben chiaro!) quanto ci muoviamo in un mondo come quello dell’editoria che è in crisigià da molto tempo, tutte cose che lui stesso.
ha provato e superato brillantemente (le sue vendite e la sua popolarità lo dimostrano).

Dunque il mio consiglio è:
1- acquistare l’ebook.
2- munirsi di carta e penna per prendere appunti (ti serviranno tanto inchiostro e tanti fogli: forse è meglio un copia-incolla su un file word che poi ti sistemi)
3- creare il proprio piano di azione.
4- iscriversi al sito di Properzi per ricevere continue chicche e aggiornamenti.

Bene, caro Visitatore, ciò scritto, ti auguro una buona lettura e una buona strategia di marketing e torno a promuovere il mio libro.

Naturalmente, tramite le pagine di questo blog, aggiornerò te e lo stesso Emanuele sulla buona riuscita di quanto appreso da Promuovi il tuo libro!

GGB